Capodanno in Sicilia 2022/23

Diario di viaggio del Capodanno in Sicilia

Primo giorno (30 dicembre)

Dopo una levataccia  per raggiungere Malpensa e un atterraggio da brivido, riuscito solo al terzo tentativo, usciamo dall’aeroporto nel sole e nel clima rigenerante di Palermo.

 

arrivo a Palermo

Il gruppo è gioioso e sereno nella prospettiva dei cinque giorni che passeremo insieme a cavallo del Capodanno. Siamo in trentatré, la maggior parte ha già partecipato ai viaggi dell’Unitrè e molti si conoscono, ma ci sono anche parecchi volti nuovi che speriamo di non deludere.

Il pullman ci porta passando tra le strade trafficate di Palermo su a Monreale e, con la bravissima guida Emilio, visitiamo la stupenda cattedrale arabo/normanna,  patrimonio dell’Unesco e il suo splendido chiostro. I mosaici bizantini ci lasciano a bocca aperta. Il Cristo Pantocratore ci segue nei nostri spostamenti mentre ammiriamo sulle pareti gli episodi biblici dell’Antico e del Nuovo Testamento magistralmente composti da milioni di tessere dorate e colorate.

Cattedrale di Monreale

Cattedrale , particolare mosaici

 

C. Monreale , il Cristo Pantocratore

Il chiostro, che faceva parte dell’antico convento dei benedettini, è circondato da bellissime colonnine con intarsi a mosaico e capitelli istoriati.

Chiostro Cattedrale Monreale

Chiostro Cattedrale di Monreale

 

Terminata la visita torniamo al pullman, ma prima di salire molti di noi “assaggiano” la Sicilia con spremute d’arancia a detta “mai assaggiate così buone”.

Al termine del trasferimento ci accoglie il Sea Water Hotel con un’ottima cena e camere accoglienti.

Secondo giorno (31 dicembre)

Il pullman, con l’autista Peppe (sempre lui per i cinque giorni) ci porta all’imbarcadero per l’isola di Mozia . Costeggiamo le saline sulle cui rive fotografiamo i mucchi di sale,  mentre sullo sfondo fanno bella mostra tre antichi mulini a vento.

Mulini delle saline di Mothia

Cumuli di sale, Mothia

 

Pochi minuti di traversata sui bassi fondali dello Stagnone di Marsala e approdiamo sull’isola dove visitiamo il museo Whitaker con la statua marmorea del “Giovanetto di Mothia” (forse un auriga) e i reperti archeologici fenici rinvenuti sull’isola.

A seguire una bellissima passeggiata tra gli scavi ancora in corso e una lussureggiante vegetazione tipica mediterranea, già fiorita fuori stagione per le temperature primaverili.

Giovinetto di Mothia

Imbarco per Isola di Mothia

 

Passeggiata sull’Isola di Mothia

Scavi a Mothia

Museo Whitaker

 

Torniamo sulla terraferma dove Peppe ci lascia nel centro di Marsala e la guida Giusy ci fa visitare la città: Porta Garibaldi, il Duomo, il Palazzo VII Aprile sede del Consiglio Comunale.

Marsala Palazzo VII aprile/Municipio

 

Marsala, Duomo

Porta Garibaldi, Marsala

 

Nel tempo libero per il pranzo ci separiamo per cercare posticini tipici per assaggiare le specialità locali.

Pomeriggio di riposo in attesa del cenone di Capodanno che fa onore alle aspettative.

Un grande brindisi al 2023.

Il nostro Menù di Capodanno

 

Terzo giorno (1° Gennaio 2023)

Dopo le ore piccole della sera, con calma, in mattinata si fanno scelte diverse. Alcuni vanno in centro a Marsala, affrontando una non breve camminata a piedi, alcuni affittano una navetta con la stessa destinazione, pochi restano in hotel. Così, chi va al museo archeologico, chi fa una passeggiata a capo Lilibeo o Boeo (con capo Passero e capo Peloro i tre vertici della Trinacria), chi va a messa.

Nel pomeriggio, dopo il pranzo in hotel, andiamo a visitare Mazara del Vallo, antico borgo di pescatori alla foce del fiume Màzaro, famosa per la flotta peschereccia d’alto  mare in cui lavorano, oltre ai locali, molti extracomunitari arabi.

Ci addentriamo nel centro, nella casba, con viuzze strette e tortuose recentemente riscattate al degrado, poi nel quartiere ebraico, anche questo molto dignitoso e interessante.

Giusy ci porta poi nella bellissima piazza della Repubblica in cui tutti gli edifici sono costruiti in calcarenite; visitiamo il Duomo e vediamo il Satiro Danzante nell’omonimo museo.

Poi rientro in hotel.

Cantieri navali di Mazaro del Vallo

Satiro danzante

Mazara, quartiere Mussulmano

Mazara, quartiere Mussulmano

Quarto giorno (2 gennaio)

Al mattino visitiamo Segesta antico insediamento degli Elimi, popolo, si pensa, in fuga dall’antica Troia, con il suo stupendo Tempio perfettamente conservato incastonato nel verde lussureggiante della montagna. Un magnifico teatro si apre sulla collina prospiciente la pianura sottostante che porta fino al mare.

Tempio di Segesta

Teatro

 

Peppe ci porta poi a Trapani e dopo un pranzo a base di tutte le specialità locali (bruschette con il pesto trapanese, sarde fritte, cous cous col brodetto di pesce e per finire il tradizionale cannolo) visitiamo la città: la Cattedrale e la particolarissima Chiesa del Purgatorio che ospita i venti gruppi dei misteri, gruppi scultorei lignei che vengono portati in processione il Venerdì Santo.

 

Mercato del pesce

Mercato del pesce, Trapani

Trapani- chiesa del Purgatorio

 

Dopodiché, costeggiando le saline, torniamo a Marsala in hotel.

Quinto e ultimo giorno (3 gennaio)

Trascorriamo la mattinata a Palermo.

Visitiamo il Palazzo dei Normanni, la Basilica Palatina (che ci ricorda Monreale), il Duomo, la Martorana e il centro città.

Palermo – palazzo dei Normanni

Palermo San Cataldo e la Martorana

I 4 Canti

Teatro Massimo, Palermo

 

Unico neo, il programma comprendeva la visita al mercato di Ballarò, ma Giovanni, la guida, ci porta nelle vicinanze ma poi ci dice che non c’è il tempo per inoltrarci. Per qualcuno lo scontento è tanto.

Giovanni ci porta poi a pranzo in un’antica focacceria dove assaggiamo le specialità palermitane.

Una sosta di fronte al teatro Massimo e il bus ci carica per portarci all’aeroporto.

La vacanza è finita.

 

 

 

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